L’EFFICIENZA ENERGETICA NEL SETTORE INDUSTRIALE

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In che modo l’industria italiana fa efficientamento energetico e qual è il rapporto tra efficienza energetica e settore industriale?

Lo scorso anno la domanda relativa ai servizi energetici per le imprese ha avuto la spinta del Piano Industria 4.0, il quale ha posto le basi per la crescita del giro d’affari dell’efficienza energetica in Italia.

Si tratta di investimenti pari a circa 7,1 miliardi di euro, di cui un terzo destinati al settore industriale. Cosa deve aspettarsi l’industria italiana dall’efficienza energetica nei prossimi anni?

INDUSTRIA 4.0 ED EFFICIENZA ENERGETICA

Fino ad oggi le soluzioni maggiormente adottate riguardavano i sistemi di combustione efficiente e la cogenerazione, con investimenti che vanno dai 443 ai 459 milioni di euro. Queste soluzioni sono oggi in calo rispetto agli anni precedenti, mentre a registrare una significativa crescita sono gli investimenti sull’efficientamento energetico. Ciò è dovuto probabilmente agli effetti positivi del Piano Industria 4.0.

Normative per l’efficientamento energetico industriale

Altra soluzione di investimento innovativa è quella dei Sistemi di Gestione dell’Energia, tra cui prevalgono le soluzioni IoT, dal valore di 129 milioni di euro, e gli interventi in ambito industriale che prevedono l’uso di tecnologie hardware e software legate alla digital energy.

Sicuramente le principali barriere agli investimenti in efficienza energetica sono l’incertezza dal punto di vista normativo e gli eccessivi tempi di ritorno dell’investimento. In più le aziende interessate agli investimenti sono diminuite, mentre sono in aumento quelle che non prevedono particolari cambiamenti.

Chi vuole investire in efficienza energetica preferisce gestire internamente gli interventi proprio per evitare di affidarsi a soggetti esterni, i quali anticipano i costi dell’investimento ma trattengono una parte dei guadagni.

Riguardo alle prospettive per i prossimi anni, assisteremo sicuramente all’evoluzione della normativa per l’ottimizzazione energetica, che resterà comunque al di sotto delle necessità del mercato nel suo complesso.

Le energie rinnovabili nel settore industriale

Industria 4.0 e monitoraggio energetico portano la competitività nelle aziende, grazie agli obiettivi comuni come l’innovazione e la trasformazione tecnologica, per non parlare dei risparmi energetici ottenuti dalle tecnologie digitali e Hi-Tech.

Una fabbrica sempre più connessa è alimentata da sistemi energetici all’avanguardia, a dimostrazione di come la digital transformation possa guidare anche l’evoluzione energetica grazie ai seguenti fattori:

COSA SIGNIFICA FARE EFFICIENZA ENERGETICA IN AZIENDA

Fare efficienza energetica significa ottimizzare al meglio le risorse energetiche, aspetto imprescindibile per le aziende in un’ottica di competitività e di riduzione degli sprechi.

La riduzione dei consumi energetici è infatti la ragione principale che spinge le imprese a realizzare investimenti in efficienza energetica, oltre alla necessità di sostituire impianti o macchinari ormai arretrati.

Vantaggi dell’efficienza energetica in azienda

Il maggiore ostacolo sentito dalle aziende nell’ambito dell’efficienza energetica è legato ai tempi di ritorno molto estesi e all’incertezza del quadro normativo. Ovunque sono sentite le difficoltà nel recepire al meglio gli obblighi e gli schemi di incentivazione e nel seguire la discontinuità delle leggi nel corso degli anni.

Altre barriere alla diffusione dell’efficienza energetica nelle aziende riguardano l’interazione con il processo produttivo e di acquisto e la difficoltà di accesso al capitale. In particolare le PMI lamentano la poca informazione, la necessità di soluzioni complesse, le difficoltà di adeguamento delle strutture esistenti, l’esigenza di soluzioni non standardizzabili e la mancanza di modelli di finanziamento ad hoc.

Sostegno all’efficientamento energetico industriale

Le principali misure di agevolazione a favore delle aziende sono i Titoli di Efficienza Energetica, il Conto Termico 2.0, le detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici e l’iper-ammortamento sugli investimenti in nuove tecnologie.

Il Piano Nazionale Industria 4.0, invece, stimola investimenti anche in tecnologie innovative che migliorino l’utilizzo delle risorse energetiche e la gestione delle emissioni nell’ambiente.

Entro il 2030, con la Strategia energetica nazionale, verrà resa possibile una maggiore competitività nei mercati energetici, costi ridotti per cittadini e imprese, riduzione della spesa energetica grazie a:

Gli investimenti pubblici previsti sono di 175 miliardi di euro e l’Italia è uno dei Paesi a maggiore efficienza energetica, primo al mondo nella riduzione di anidride carbonica.

Resta comunque necessaria un’analisi ad hoc per individuare la soluzione migliore ad ogni necessità, mantenendo in crescita gli investimenti nel settore, che possono riguardare:

Cluster tecnologici per l’innovazione

I cosiddetti cluster tecnologici puntano ad accelerare il processo innovativo attraverso un’interazione reciproca tra istituzioni, aziende e centri di ricerca. Essi si occupano di sviluppare progetti comuni e sinergie, oltre a portare avanti il dialogo con le Regioni per quanto nell’ambito dei bandi dedicati all’innovazione.

I cluster tecnologici regionali, infatti, sono degli strumenti di politica industriale che stimolano la cooperazione mirata all’innovazione tecnologica e al superamento delle difficoltà riscontrate dalle imprese.

Incentivi e riforme nel settore energetico

In Italia l’efficienza energetica e le risorse pubbliche ad essa dedicate per il settore industriale non sono ancora abbastanza. Eppure i potenziali di efficientamento energetico restano elevati in anche in questo settore.

L’ecobonus per le ristrutturazioni edilizie e l’incentivo all’uso razionale dell’energia nell’industria hanno obiettivi simili ma costi ben diversi per lo Stato. È in corso una sorta di pericolosa competizione per le risorse pubbliche tra settore industriale e residenziale. Le società di servizi energetici credono nel potenziale del settore industriale, nonostante la sua fatica ad investire.

L’Italia e l’efficienza energetica dell’industria

L’Italia e la Germania sono le prime al mondo nella classifica internazionale dell’efficienza energetica, grazie alla capacità di risparmio energetico del settore industriale.

L’Italia ha saputo dimostrare di tenere in grande considerazione questo ambito con l’obbligatorietà della diagnosi energetica, i Certificati Bianchi e la diffusione della cogenerazione negli stabilimenti della Penisola.

Quello che si può fare in più riguarda le soluzioni addizionali, con tempi di ritorno più lunghi e progettazioni più complesse. Infatti, la riduzione dei consumi energetici nel settore industriale, avvenuta negli ultimi anni, è sicuramente merito della maggiore efficienza energetica, ma le previsioni future garantiscono una crescita buona che fa ben sperare.

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