I software ambientali aiutano a contrastare l’aumento dei rifiuti, che potrebbero raggiungere i 3.4 miliardi di tonnellate nel 2050. Ciò significa che i rifiuti globali aumenterebbero del 70% rispetto al 2020.
La gestione dei rifiuti, quindi, è fondamentale per città e comunità sostenibili, ma, il più delle volte, è trascurata nei Paesi a basso reddito. La cattiva gestione dei rifiuti, infatti, sta danneggiando la salute umana e l’ambiente; e, ovviamente, la parte più povera della società.
I software ambientali sono essenziali per costruire un’economia circolare, in cui i prodotti siano progettati e ottimizzati per il riutilizzo e il riciclaggio.
Ciò contribuisce a promuovere una crescita economica efficiente, riducendo al minimo l’impatto ambientale. I rifiuti non raccolti e quelli scarsamente smaltiti hanno significativi effetti sulla salute e sull’ambiente.
È possibile sostenere i Paesi con finanziamenti per la gestione dei rifiuti attraverso le seguenti soluzioni:
- fornire finanziamenti ai Paesi in rapida crescita per sviluppare sistemi di gestione dei rifiuti all'avanguardia;
- sostenere i principali Paesi produttori di rifiuti per ridurre il consumo di plastica e scarti marini attraverso programmi completi di riduzione e riciclaggio degli stessi;
- ridurre gli sprechi alimentari attraverso l'educazione dei consumatori, la gestione dei prodotti biologici e i programmi coordinati di gestione dei rifiuti alimentari.
Al giorno d’oggi migliorare la qualità e la produttività dei servizi legati ad un sistema di economia circolare non è soltanto una possibilità, ma una necessità. In questo campo l’innovazione e l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia offrono molteplici possibilità.
I software ambientali dedicati alla gestione rifiuti sono, infatti, in grado ‘interfacciarsi a più livelli e interagire in modo integrato e verticale in ogni comparto, venendo incontro alle diverse esigenze dei centri di raccolta e smaltimento, come anche di singoli Comuni o trasportatori.
Quello della digital transformation è, quindi, un ambito che si applica con successo anche nel campo della sostenibilità. Vediamo in che modo.
SOFTWARE AMBIENTALI ED ECOSOSTENIBILITÀ
Grazie alla continua evoluzione nel campo digitale, i software ambientali gestionali possono adattarsi oggi ad ogni livello, integrando perfettamente le differenti funzionalità di pianificazione, operatività, controllo e amministrazione di dati.
La sostenibilità ambientale può così giovarsi di software ambientali in grado di gestire ogni dato e ogni processo, dal più semplice alle procedure più complesse, garantendo numerosi vantaggi che ricadono su una migliore qualità della vita dei cittadini.
Per fare un esempio tra i vantaggi dei software gestionali per tecnologie ambientali vi sono:
- interazione in tempo reale tra operatori, gestori e fruitori;
- maggiore velocità nella gestione dei processi di scambio dati;
- miglior pianificazione organizzativa tra mezzi e personale;
- controllo ed elaborazione precisa nella gestione finanziaria.
La digitalizzazione dei processi nella gestione rifiuti ha fatto passi da gigante negli ultimi tempi: i software gestione rifiuti hanno migliorato moltissimi aspetti del controllo di gestione dei processi di raccolta e smaltimento rifiuti.
Sono stati ridotti, in tal modo, i tempi di elaborazione delle procedure, ottimizzando il rapporto costi/benefici.
Tra gli aspetti più interessanti in un software gestione rifiuti ci sono:
- il calcolo esatto degli svuotamenti e i loro tempi;
- la mappatura di ogni singola utenza;
- la segnalazione di possibili anomalie;
- il monitoraggio in tempo reale degli spostamenti durante la raccolta rifiuti.
La digital transformation in questo settore può sortire così un controllo totale che garantisce la massima affidabilità e trasparenza, concorrendo a nuovi modelli di gestione rifiuti.
SOLUZIONI SMART PER LA GESTIONE DELLA RACCOLTA RIFIUTI
Durante l’emergenza sanitaria dovuta al COVID-19 abbiamo assistito a diverse problematiche relative alla gestione rifiuti per via dell’assenza di soluzioni innovative che potessero permettere ai soggetti positivi e in quarantena di gettare i propri rifiuti.
Il tutto s’inserisce in un contesto italiano dove le problematiche legate alla corretta raccolta, gestione e smaltimento dei rifiuti sono, da sempre, questioni assai spinose.
Anche se non esistono sistemi che possano risolvere il problema in modo immediato, alcune idee e soluzioni intelligenti che potranno aiutare i Comuni e le Pubbliche Amministrazioni (PA) a operare una gestione ottimizzata dei rifiuti e a rispondere a precisi obiettivi di raccolta differenziata.
Cassonetti connessi e smart bin, soluzioni intelligenti per la gestione logistica dei rifiuti, dispositivi smart presso gli impianti di smaltimento e riciclaggio, sistemi cloud per la raccolta e l’elaborazione dei dati sulle operazioni di raccolta differenziata… la digital transformation, in breve, sta rivoluzionando il servizio della gestione rifiuti, un ambito cruciale per permettere alle città di trasformarsi in smart city che puntano a essere sostenibili ed efficienti, oltre che digitali.
Secondo un recente studio di Frost&Sullivan, ci sono cinque trasformazioni digitali destinate a creare nuove opportunità per il settore del recupero e riciclaggio rifiuti. Esse sono:
- l’utilizzo di sistemi di tracciamento dei rifiuti, ad esempio attraverso sistemi RFID e sensori IoT in grado di monitorare il livello di riempimento dei cassonetti, il volume dei materiali e i quantitativi di carta, vetro, plastica e altro che si stanno riciclando;
- lo sviluppo e l’adozione di soluzioni smart, come cassonetti intelligenti, camion per i rifiuti intelligenti, robotica, app, strumenti analitici e software;
- lo sviluppo di business model innovativi basati sulla servitizzazione (XaaS);
- la focalizzazione sul consumatore e la sua customer experience in modo da costruire un rapporto stretto e interattivo con i propri cittadini, coinvolgendoli più attivamente nel processo di raccolta, riciclaggio e gestione rifiuti;
- l’adozione di strumenti personalizzati per spingere la richiesta di analisi dei dati, di tecnologie Internet of Things (IoT) e l’utilizzo del cloud computing.
È TEMPO DI "RIVOLUZIONE DIGITALE" PER LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI IN ITALIA
In alcune città lombarde, come Milano, si sta sperimentando l’utilizzo di smart bin, cioè di bidoni intelligenti dotati di sensori ad alta tecnologia, capaci di rilevare, oltre che il livello di riempimento del bidone, anche l’orario e la frequenza di utilizzo.
I dati raccolti da questi smart bin vengono inviati a un software che li analizza e rielabora permettendo un monitoraggio più efficace e una ottimizzazione del processo di raccolta dei rifiuti.
Anche in altre città del Nord Italia sono in atto nuove soluzioni ad alto contenuto tecnologico.
Ad esempio, i cassonetti connessi sono contenitori che, grazie a sensori ottici laser e una soluzione IoT, sono in grado di rilevare i livelli di riempimento dei cassonetti.
Anche qui si tratta di una soluzione simile a quella degli smart bin, che fanno utilizzo di un software capace di rielaborare i dati trasmessi in maniera ottimale, rendendo più efficienti le operazioni di gestione dei rifiuti.
Una delle innovazioni smart legate al controllo della gestione dei rifiuti viene dall’Emilia-Romagna. In alcuni Comuni della regione l’accesso ai contenitori per i rifiuti avviene solo tramite identificazione dell’utente, mediante app, tecnologie Near Field Communication (NFC) o Radio-Frequency IDentification (RFID), ovvero tramite tessera sanitaria.
Infatti, i cassonetti sono normalmente chiusi e il loro utilizzo non prevede l’utilizzo di leve o pedali, ma avviene tramite identificazione digitale che permette di controllare il comportamento dei cittadini e i quantitativi di raccolta differenziata.
ECONOMIA CIRCOLARE E PIANO TRANSIZIONE 4.0
Sistemi basati sui nuovi software ambientali menzionati sono già stati adottati con successo da Comuni, aziende ed enti di gestione di tutta Italia che rispondono al Piano Transizione 4.0, la nuova politica industriale focalizzata sulla sostenibilità.
In particolare, il Piano prevede una maggiore attenzione all’innovazione e agli investimenti green con tre azioni principali:
- credito d’imposta per investimenti in beni strumentali;
- credito d’imposta per ricerca, sviluppo, innovazione e design;
- credito d’imposta per formazione 4.0.
Per rientrare in tutte le azioni previste dal piano Transizione 4.0 è necessario per ogni ente o organizzazione interessata rivolgersi ad aziende specializzate e competenti, capaci di supportare i gestori ambientali nella realizzazione della documentazione necessaria.
Il futuro della gestione dei rifiuti è già cominciato, ma passa da competenze e professionalità da scegliere accuratamente.
L’industria dei rifiuti e del riciclaggio sta cambiando rapidamente, grazie alla trasformazione digitale. Le startup stanno offrendo un grande contributo nella gestione smart dei rifiuti, accelerando così la trasformazione digitale dell’industria.
In un’ottica in cui i fattori da considerare sono tanti, aziende come la IPPO Engineering, specializzata in software relativi alle tecnologie ambientali, diventano inevitabilmente partner tecnologici essenziali nella digital transformation delle attività. Per maggiori informazioni, contattaci.